Se alla parola Burlesque, chiudendo gli occhi immaginate, Dita Von Teese siete a buon punto.
Se invece a questo termine non associate nulla, ma proprio nulla, bisogna fare un recap.
Con questo termine infatti si indica una forma di spettacolo, dove la seduzione e l’ironia la fanno da padrona.
La protagonista indiscussa è la donna con la sua femminilità.
Si tratta si di spogliarsi, ma di farlo con creatività e gusto, abbracciando a volte anche uno stile di vita retrò.
Mi ha sempre affascinata la filosofia del burlesque che ricerca in ogni donna la propria forma di seduzione, al di là dell’aspetto esteriore. Il fascino è qualcosa che va oltre, incanta ed è fatto di tanti aspetti. Tutto è misurato curato e racconta una storia. Non a caso chi sceglie di praticarla ha un nome d’arte, un alter ego da portare sul palcoscenico.
In questa forma d’arte i costumi e gli accessori sono una parte fondamentale e molto ricercati.
I vestiti molto spesso richiamano gli anni 40 -50, età dell’oro del burlesque, le mitiche pin-up e l’icona incontrastata Betty Page.
Se volete testare e cimentarvi con questa disciplina, potete a Genova iscrivervi a un corso collettivo o a lezioni private da Sherrycat, www.sherrycatburlesque.it/home.php.
Tra i vari corsi proposti è presente anche un corso di burlesque therapy, dove viene dato rilievo all’ascolto della persona per superare eventuali malesseri, accostandolo alle tecniche e all’attività fisica.
Se invece non ve la sentite, ma siete curiosi, potete andare a vedere uno spettacolo. Per esempio questo sabato ce ne sarà uno al MCafè di Sestri Ponente. Oppure guardate su www.viavai.com/burlesque, dove troverete varie iniziative suddivise per città.
Buona seduzione a tutte!

A mercoledì, Lulli!!!