I rossetti sono un tipico piatto invernale. Ogni tanto, quando vado a comprali per il mio ristorante, mi ritornano in mente altri inverni, quelli di molto tempo fa. Quelli della mia infanzia. Spadafora, il mio paese natale, è un piccolo borgo affacciato sul mare non lontano da Messina. Quasi ogni sera, con i miei due fratelli, correvamo alla spiaggia per aiutare i pescatori a tirare la “sciabbica” (il nome deriva dall’arabo “Sciabaka”, ed è una grande rete a circuizione che può estendersi per una lunghezza di circa un chilometro). Ricordo il freddo pungente di certe sere, le cassette spumeggianti di quei piccoli pesci dai riflessi rossi come le ultime luci del giorno, e la gente che si accalcava attorno alle bilance dei pescatori. E sì, perché i rossetti (che in dialetto si chiamano NUNNATA) venivano pesati direttamente in spiaggia e acquistati per poche lire. Un piatto poverissimo. Ma il ricordo più bello è quello di mio nonno, col suo secchio pieno di rossetti e di acqua di mare. E di mia nonna, che con quei rossetti preparava delle crespelle indimenticabili, forse perché mangiate con la fame di allora o forse perché erano davvero così buone che non posso dimenticarle, come non posso dimenticare il profumo che si spargeva per tutta la casa… e per tutto il paese, perché tutti mangiavano la stessa cosa.

A sabato, Andrea!!!