Questo martedì abbiamo pensato di parlarvi di eye-liner: “croce e delizia” del make up, cosmetico amatissimo quanto spesso difficile da usare!!!
Oggi ve ne consigliamo in particolare tre, uno per ogni tipologia di applicatore (con pennellino, in penna e in gel).
Essence I love style, prezzo 3,00€ o poco più.
E’ un eye-liner liquido, con applicatore in feltro, abbastanza sottile per consentire di tracciare una riga della larghezza giusta.
Tuttavia l’applicatore preleva troppo prodotto, il che rende un po’ complicata la stesura.
E’ di un bel nero brillante ed ha un’ottima durata: messo al mattino dura tranquillamente fino a sera senza sbavare.
E’ un prodotto che vi consigliamo, soprattutto considerato l’eccezionale rapporto qualità – prezzo; il nostro voto è 7/10.
Mac Fluidline, prezzo intorno ai 16,00€
Eye-liner in gel, disponibilie in molti colori (il nero si chiama Blacktrack).
E’ un prodotto fantastico, con un buon pennello vi consente di tracciare una linea precisissima e in più si sfuma, quindi se doveste sbagliare non c’è nessun problema.
Per questo lo troviamo perfetto per la mattina, quando una linea di eye-liner sbagliata potrebbe essere una tragedia.
E’ di un bel nero intenso, ma opaco; se amate l’effetto lucido questo non è l’eye-liner che fa per voi.
E’ comunque un prodotto molto versatile e può essere usato anche dentro l’occhio o come base per gli ombretti.
Noi ve lo stra-consigliamo, è senz’altro l’eyeliner in gel migliore in circolazione!! Il nostro voto? un bel 9/10.
Too Faced 3 Way,
prezzo 19,00€
L’ultimo prodotto di cui vi parliamo oggi è una novità cosmetica: l’eye-liner a tre punte che dovrebbe rendere più semplice l’applicazione.
In effetti questo eye-liner è piuttosto facile da usare: chiunque abbia una certa praticità con la matita, riuscirà senz’altro ad ottenere anche con questo delle belle linee dritte e sottili.
E’ di un bel nero intenso e lucido ed ha un’ottima durata; in più può essere usato anche solo all’attaccatura delle ciglia per intensificare lo sguardo.
Anche questo è consigliato!! Il nostro voto: 8/10.
A martedì, Francesca & Rossella!!!
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TatiPag sono semplicemente io, è l’acronimo del mio nome e del mio cognome: TATIana PAGano. Tutte le persone a me care e che mi vogliono bene mi chiamano “Tati”; a volte, per ridere un pò, “Pag”;
Sarebbe stato semplice “inglesizzarlo”, ma ho scelto di omettere la classica (e banale?) “Y” perché ho voluto fortemente sottolineare le caratteristiche di una creazione che ha le sue radici nella cultura e nel buon gusto ITALIANO;
Ogni abito TatiPag nasce dalla passione per la manualità, dalla voglia di ritornare all’essenzialità della vita, dall’amore di vedere nascere una propria creazione dalle proprie mani, dall’amore (perché no) di trasformare un difetto o un taglio maldestro in un punto di forza caratterizzante un modello unico.
Ogni TatiPag è unico, non ce n’è uno uguale all’altro;
Ogni TatiPag è pensato per donne che vogliono indossare la femminilità in ogni momento delle loro frenetiche giornate, il tutto senza rinunciare al piacere della comodità (giustamente, dico io);
I TatiPag sono realizzati da una donna che rispecchia esattamente chi li indossa: donne sempre di corsa, che lavorano e vivono in una società che le penalizza. Chi indossa TatiPag dà un messaggio chiaro.
Seguiti sulla mia pagina: TatiPag
A domenica, Chiara!!!
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C’era sempre una mattina d’estate, in Agosto, quando il sole di Sicilia spaccava la terra, che per me non era come le altre. Come ogni mattina scendevo in giardino e, accatastate una sopra l’altra, scorgevo una montagna di cassette di pomodori che mio padre aveva comprato girando per le campagne. Il cuore mi esplodeva di felicità. Quelle cassette di pomodori significavano l’inizio della festa. Una festa povera, ma ricca di emozioni difficili da dimenticare. Per due giorni tutta la famiglia faceva la salsa. Ognuno aveva il suo ruolo. Il nonno era il boss: si occupava del fuoco. Accatastava la legna vicino al pozzo, montava il treppiede, ci agganciava la coddara (una grossa pentola di rame che conservo ancora nel mio ristorante), e quando il fuoco pareva un’eruzione dell’Etna, iniziava con la bollitura dei pomodori. Mia nonna li passava, mia madre con un mestolo riempiva le bottiglie, i miei due fratelli inserivano in ogni bottiglia qualche foglia di basilico. A me, che ero il maggiore, spettava il compito più delicato (e invidiato dai miei due fratelli): quello di mettere i tappi. Ma la vera festa iniziava quando si facevano bollire le bottiglie per tutta la notte dentro un grande barile. Più o meno negli stessi giorni – perché più o meno negli stessi giorni i pomodori raggiungevano la loro giusta maturità – tutte le famiglie di Spadafora preparavano la salsa. Chi non aveva il giardino la faceva per strada, e vi lascio immaginare il profumo che si spargeva per il paese. Noi si apparecchiava la tavola sotto un grande albero di limoni e si cenava tutti insieme. Si passava la notte così, a mangiare cibi semplici e buonissimi, ad ascoltare i racconti dei grandi, a controllare la perfetta sterilizzazione della conserva, a correre intorno al fuoco. Finché il sonno non vinceva le energie di noi “picciriddi” e il fuoco lentamente si spegneva, anche se nei miei ricordi resta acceso come un tempo.
A sabato, Andrea!!!
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Finalmente l’ inverno, finalmente il freddo e quindi il bisogno di scaldarsi.
La moda 2013 recupera un must molto vintage e utile: il maglione norvegese. Per chi avesse bisogno di un identikit sto parlando dei famosi maglioni di lana pesante di alta qualità a collo alto, con una zip sul davanti o senza, informali e comodi come un abbraccio.
Dite la verità: spesso lo rubate dall’armadio del vostro fidanzato? Non preoccupatevi finalmente si parla di un trend unisex, e che a noi ragazze dona di più se oversize. Amo indossarli con leggings o jeans skinny e sneakers, per un look all’insegna della comodità e anche della femminilità; se invece voi volete essere più bon-ton li potete mixare con gonne a ruota dai colori caldi e sobri.
Un’altra caratteristica che adoro di queste caldissime maglie è la decisione. Pensateci bene: colore di base deciso e disegni in evidenza a contrasto, impossibile passare inosservati!
Recentemente in una boutique vintage del Marais ne ho acquistato uno dalla trama grossa, misto di lana e ciniglia, nero con tenere renne bianche, che sto consumando a forza di inserirlo nei miei look più quotidiani!! Ogni occasione è perfetta: biblioteca, università, uscita con amici e anche pranzo con parenti!
Una colorazione che sto ricercando è quella classica rossa con motivo banco.. Un po’ natalizia ma rincuorante durante i periodi freddi. Infatti ragazze finalmente la moda ci fa stare al caldo e ci rende modaiole contemporaneamente, e questo è un lusso!
Affrontiamo ora un altro punto, non meno importante: la stampa norvegese. Renne, fiocchi di neve, pinguini, orsi polari e chi più ne ha più ne metta. Sdrammatizzano il tutto e ci fanno sorridere pensando a un universo immerso nella neve distaccato dal tempo, ammetto che io mi sento un po’ ne ‘’L’Era Glaciale’’ a stringere amicizia con Scrat (che potrebbe figurare sul mio maglione, perché no).
Dove trovarli? sono ritracciabili ovunque partendo dallo shopping online (Zalando e Asos), dalle catene low-cost (h&m e Zara) e arrivando ai negozietti retrò che ci piacciono tanto.. e ai vostri armadi!
Sentitevi casual e assolutamente coccolate dal vostro dolce maglione.
A venerdì, Cecia!!!
Il mio blog: http://morfeoarms.blogspot.it/
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Vi dirò che Hermes e Dolce&Gabbana sono due marchi che ho sempre amato e anche un po’ invidiato a chi li indossava. L’unicità e l’eleganza di una donna firmata Hermes o Dolce&Gabbana le riconoscerei lontano un miglio. Per quanto riguarda l’uomo, invece, non ho mai avuto ben presente quale fosse lo stile a cui questi marchi si ispiravano. Cosi, incuriosita, sono andata su YouTube e con gran piacere, ho guardato tutte le sfilate Moda uomo presentate a Parigi e a Milano per questa P/E 2013. Il mio lavoro di ricerca è iniziato proprio con Hermes e si è concluso con Dolce&Gabbana e nella pillola di oggi, renderò partecipi voi delle mie scoperte/impressioni.
E’ stata Veronique Nichanian, che da tempo segue il marchio di moda Hermes, a proporre la sua bellissima collezione di moda maschile per questa P/E 2013. Sono stati moltissimi i fashion brand che hanno sfilato nelle giornate della Paris and Milan Fashion Week dedicate alla moda uomo. Moltissimi i trend con colori, stampe e capi di abbigliamento di tendenza che i maschietti andranno ad indossare se vorranno essere cool e alla moda. E tra coloro che hanno dettato i dress code della primavera-estate che verrà, ho trovato con piacere l’eleganza sobria, ma che non rinuncia alle nuance calde, di Hermes.
Per Hermes la moda è essenzialità, sobrietà, eleganza estrema e mai troppo chiassosa. Al bando ogni volgarità, ogni tentativo di ostentare troppo, per un uomo che ritrova la sua essenza con capi di abbigliamento frutto della tradizione del suo guardaroba, che sia i fashionisti più giovani che quelli un po’ più maturi possono indossare. Gli outfit non sono mai troppo formali ma nemmeno troppo informali: un mix perfetto ed equilibrato che dimostra come la via di mezzo è sempre quella da preferire.
In una passerella davvero chic, allestita dal marchio di moda francese presso il Cloitre des Cordeilles a Parigi, ho potuto scoprire e ammirare una linea che si compone di elegantissimi completi formati da giacca e pantalone, che vengono portati ad una dimensione più quotidiana ed informale grazie alle sneakers indossate ai piedi dei modelli. Bellissimi anche i golf casual chic, dai materiali morbidi e dalle tonalità che conquistano a prima vista.
I colori sono sempre molto discreti, sobri, mai troppo evidenti, anche se qualche volta Hermes osa con dei gialli e dei verdi che non disturbano nemmeno l’occhio più sensibile. Tra le tonalità più in voga ci sono i classici blu e grigi, ma anche il rosso e il verde acido.
Tra gli accessori, poi, possiamo notare le bellissime scarpe da ginnastica, per look casual chic davvero efficaci, ma anche le borse che si fanno oversize.
La collezione Dolce&Gabbana Estate 2013 è stata invece presentata con una sfilata i cui protagonisti non erano modelli, ma ragazzi e uomini siciliani scelti personalmente da Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Il carattere, la semplicità e la bellezza naturale che si manifesta nei visi di queste persone sono state la fonte di ispirazione di Dolce&Gabbana. Gesualdo Bufalino, grande conoscitore della Sicilia e della sicilianità, nello scritto “L’isola plurale” ha delineato più di ogni altro le caratteristiche fondamentali dei siciliani, il carattere e le tendenze, causate da ragioni storiche, climatiche e insulari.
“[…] Tante Sicilie, perché? Perché la Sicilia ha avuto la sorte di ritrovarsi a far da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del sentimento e le canicole della passione. Soffre, la Sicilia, di un eccesso di identità, né so se sia un bene o sia un male.
[…] Ogni siciliano è, difatti, una irripetibile ambiguità psicologica e morale. Così come l’isola tutta è una mischia di lutto e di luce. Le tendenze in questa collezione sono rappresentate da: garze di lana o di lino velate di organza o di velo, stampe souvenir che ricordano la Sicilia, stampe carretti, pupi e templi, camicia bianca con collo aperto, righe stampate su canapone e su cotone ispirate ai lidi siciliani come Taormina, Cefalù, Mondello e le isole Eolie e infine scarpe aperte effetto sandalo e scarpe in stoffa.
A giovedì, Marta & Matteo!!!
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